Quando mangio questo piatto penso al viaggio che ho fatto in Grecia.
Un tour nelle Cicladi ad agosto senza prenotare? Massì che sarà mai dormire in porto o comprare una tenda all’ultimo? Fatto sta che è stata una delle vacanze più belle. Oltre al mare, ai giri in motorino e alle persone ospitali, ricordo con tutti i 5 sensi, il momento della cena perché arrivavamo famelici dopo aver saltato pranzo. Come riescano i greci a far diventare una semplice insalata uno di piatti più deliziosi al mondo io ancora me lo chiedo. Infatti quando siamo rientrati a casa, indaffarata nel provare a replicare i patti che avevamo assaggiato, sono arrivata alla triste conclusione che non è mai la stessa cosa. Chissà come mai… Sarà mica il fatto che essere seduti ad un tavolo sulla spiaggia o sotto una vite rampicante con la brezza tra i capelli e i gatti gironzolano strusciandosi sugli stinchi sia un’esperienza unica? A parte gli scherzi questo piatto è un ricordo di moussaka. Ricordo perché il sapore è simile e anche gli ingredienti, ma in realtà è un’altra cosa. Non sono impazzita, ma forse è ancora l’effetto del sole preso in quelle meravigliose isole.